E.M.B.L.E.M. – European Mobility Boosting Learners from Emilia roMagna
CAPOFILA FONDAZIONE EMBLEMA
CONVENZIONE 2019-1-IT01-KA102-007045
CUP G35F19000940006
Il contesto
In Emilia Romagna, il settore del commercio, soprattutto quello estero, è diventato un pilastro importante per l’economia regionale e sta confermando il proprio trend positivo di crescita, con un aumento del 7,3% del valore delle esportazioni rispetto al 2017 (fonte: Rapporto sull’economia dell’Emilia Romagna). Se da un lato, tale settore contribuisce, ogni anno, al mantenimento dei livelli di competitività economica regionale (con potenziale ancora da esplorare se ci si aprisse ad una maggiore innovazione), dall’altro, contando altresì sulla ricchezza del settore del food e dell’agribusiness (e la tradizione di prodotti come il Parmigiano Reggiano, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Prosciutto di Parma, ecc.), l’Emilia Romagna intende riportare in auge il settore turistico e l’industria dell’ospitalità che, negli anni 50’ del XX secolo raggiunse dimensioni straordinarie ascendendo all’olimpo del turismo internazionale (basti solo pensare al fenomeno della Riviera e la costa romagnola). Poi, a partire dal 1967-68, con il profondo mutamento del comparto turistico e del graduale passaggio da un turismo di “massa” a quello di “nicchia”, più focalizzato sulla soddisfazione di bisogni diversi e personalizzati – condizionato anche dall’avvento del web – lo sviluppo di tale settore, a livello regionale, si è arrestato.
Il progetto
Da tale analisi scaturisce il presente progetto, dal titolo “E.M.B.L.E.M. – European Mobility Boosting Learners from Emilia roMagna”, che si presenta come un’azione di mobilità transnazionale arricchita dall’esperienza acquisita dal proponente, Fondazione Emblema, nell’ambito del Programma Erasmus+ (grazie alla gestione del precedente progetto “TECH in VET – Technology in Vocational Education and Training” – 2016-1-IT01-KA102-005132) e dalle idee del Consorzio in termini di sviluppo strategico regionale.
La difficoltà di reperire risorse contraddistinte da sviluppate competenze digitali e innovative e/o dotate di spirito di iniziativa e imprenditorialità è evidente quando si analizzano i dati regionali relativi ai NEET che, nel 2018, hanno raggiunto il 54% della popolazione tra i 15-29 anni. Di tali mancanze ne risente altresì il tessuto impresariale che ha visto una netta diminuzione delle imprese attive in Regione (20.500 in meno rispetto al 2013) con sempre meno persone, soprattutto giovani, intenzionati ad avviare una propria attività imprenditoriale.
La finalità primaria del progetto, pertanto, risponde alla volontà, avvertita anche a livelli più elevati e nelle politiche di governance, di allontanare il rischio di una possibile stagnazione del tessuto economico-produttivo (suscettibile di derivare dal “mito” dell’Emilia Romagna come una delle regioni italiane più ricche) ed evitare la stabilizzazione della situazione attuale, non perché essa non garantisce risultati positivi, ma perché è nello spirito regionale anticipare le evoluzioni dei mercati e, pertanto, essere sempre al passo con l’innovazione.
Il progetto “E.M.B.L.E.M.” punterà alla formazione di 3 figure professionali, come delineate all’interno del Repertorio Regionale delle Qualifiche professionali, quali: “Operatore Commerciale-Marketing” – “Operatore della promozione ed accoglienza turistica” – “Operatore agro-alimentare”. La formazione avverrà mediante un’esperienza di mobilità transnazionale di lungo periodo (120 giorni) che vedrà 100 diplomati residenti in Emilia Romagna protagonisti di un tirocinio formativo e professionalizzante presso aziende ospitanti localizzate in Spagna, Regno Unito, Irlanda, Belgio e Malta afferenti ai settori individuati.
Si stima che il progetto “E.M.B.L.E.M.” genererà i seguenti impatti quantitativi e qualitativi:
miglioramento delle competenze tecnico-professionali, delle principali soft skills nonché delle abilità di comprensione/espressione in una seconda lingua europea;
affinamento da parte del Consorzio e del partenariato europeo delle capacità progettuali, gestionali, di monitoraggio e valutazione di iniziative di mobilità integrate nonché della loro attitudine verso una maggiore internazionalizzazione;
30% dei partecipanti proseguirà il proprio percorso di formazione pratica attraverso contratti di apprendistato presso le aziende italiane specializzate nel settore progettuale;
15-20% dei partecipanti rimarrà all’estero a seguito di un’offerta lavorativa allettante o con la speranza di riuscire a trovare lavoro in un contesto lavorativo diverso da quello italiano;
20% dei tirocinanti tornerà in Italia dopo il tirocinio trovando un lavoro che sia in linea con le nuove competenze acquisite entro 3 mesi dalla fine della mobilità;
30% è previsto che decida di iniziare un corso di studi specializzato nel proprio settore di riferimento o si iscriva ad un percorso di studi universitario successivo.
PARTNER
IPSAR “Luigi Veronelli”
I.I.S. “Crescenzi – Pacinotti”
ITCS “Gaetano Salvemini”
IPSAS “Aldrovandi – Rubbiani”
IPSSAR “Malatesta”
Formamentis Srl
Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa
Ecipar
Unione Terre D’Acqua
Cerealdocks Spa
Regione Emilia Romagna
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